Le considerazioni che portano un angler alla modifica della propria attrezzatura, possono essere molteplici.
Fondamentalmente, le modifiche che vengono effettuate , possono essere considerate di due categorie fondamentali,
- Estetiche che riguardano le zone in vista ed hanno la caratteristica di personalizzare ed alleggerire l’oggetto.
- Tecniche , che hanno la caratteristica di performare l’oggetto.
C’è da aggiungere, che se si interviene su un mulinello di bassa fascia, le modifiche tecniche tendono a migliorarlo nelle qualità di lancio, recupero, durata, in genere sostituendo cuscinetti al posto di boccole in teflon, oppure dischi frizione in carbonio al posto degli originali in cartone ( ?) o simili.
Modificare un mulinello già nato al top di gamma, risulta più complesso, in quanto molte di queste caratteristiche sono già presenti.
Un’altro intervento che si può tentare , è quello di ridurre ulteriormente il peso, ( già molto basso ) di alcuni recenti attrezzi.
Infine, occorre valutare attentamente il discorso costi del tuning, in quanto i singoli componenti sono ben piu cari dei pezzi originali di fabbrica.
Tanto per fare un esempio, nel tuning di un Daiwa TDZ 103 ML , si può andare a spendere anche 300€ in pezzi di ricambio, ( Kit Tappo meccanico, manovella bent in carbonio ITO engeenering , dado ghiera vite manovella, level wind,3 viti di chiusura scocca in ergal , boccole pomelli , pomelli in sughero Megabass , stella modificata x manovella bent , tappo del guidafilo).
A parte l’ottenimento di un attrezzo personalizzato e dall’evidente aspetto intrigante, si ottiene l’alleggerimento del mulinello ( ... che già di suo pesa un modesto 170 Gr ) di una decina di grammi.
L’uso dell’ergal anodizzato, migliora qualitativamente rispetto alle originali viti di acciaio , al level wind in plastica.
L’eventuale sostituzione della bobina, ( magari con induttore diverso per favorire il lancio di esche ancora piàù leggere ) aggiunge altri 100€ circa di spesa, portando il nostro mulinello a lanciare anche esche da 2 gr.
In questo caso ( in quanto il TDZ è un modello fuori produzione, che Daiwa a realizzato fino al 2004 ) alla luce delle ultime soluzioni si rende necessario la sostituzione della frizione con ottimi dischi carbotex che la portano a diversi Kg di tenuta.
Potrebbe completare l’opera, una serie specifica di cuscinetti ceramici ABEC7 orange per la bobina.
Il tutto ha beneficiato il ns mulinello di circa 10 gr in meno ( e si sentono se in ballo ci sono attrezzi così leggeri ), una bobina ben più performante ( nel nostro caso più leggera di circa un grammo, che consente ( mediante anche l'utilizzo degli ABEC7 ceramici ) prestazioni superiori, ed la possibilità di lanciare esche leggere.
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L'estetica è di certo personale, ma a mio avviso è stata migliorata.
Blk
